venerdì 14 giugno 2013

Planetes: dal macrocosmo all'universo interiore

Nel 2001 comparve in Giappone Planetes, un manga di genere fantascientifico edito dalla Kodansha disegnato da Makoto Yukimura.

L’opera, che incontrò largo consenso presso l’esigente pubblico giapponese, giunse a conclusione soltanto due anni più tardi, nel 2003, con il quarto volume. Dal manga fu tratta, inoltre, una serie televisiva di 26 episodi. Sia il manga sia l’anime hanno avuto ampia diffusione anche in Italia.


Planetes è ambientato tra lo spazio e la terra collocato nel futuro tra il 2075 e il 2080. I protagonisti di questa affascinante serie sono dei netturbini spaziali che svolgono una futuristica professione: ripuliscono lo spazio dalla space debris, cioè dalla spazzatura spaziale, quegli oggetti lanciati dall'uomo nello spazio, come sonde o satelliti, che vi restano dopo aver svolto la loro funzione. I netturbini di Planetes viaggiano a bordo di una fatiscente navicella spaziale e, pur affrontando situazioni molto pericolose, spesso sono derisi e sottovalutati. Ognuno dei personaggi ha un’incredibile storia, talvolta dolorosa, da raccontare, ed è spinto a viaggiare nello spazio da profonde motivazioni. Yuri Mihailokov, ad esempio, ha tragicamente perduto la moglie in seguito alla collisione del veicolo spaziale all’interno del quale viaggiava con un minuscolo detrito. Così, nel suo viaggio, Yuri spera di recuperare qualche ricordo della moglie.

Altro personaggio che ha attirato la simpatia di tanti lettori è Fee, un’accanita fumatrice, molto orgogliosa del proprio lavoro, ma che soffre la lontananza dal marito e dal figlioletto.

I veri protagonisti dell’opera sono, però, il burbero Hachimaki Hoshino e l’idealista Ai Tanabe. Hachimaki, che inizialmente desidera comprare un’astronave tutta sua e raggiungere Marte, decide di entrare a far parte dell’equipaggio che per primo approda su Giove. Ai, sempre pronta a rivendicare i valori dell’amore e dell’amicizia, continua a lavorare a bordo della vecchia navicella. Nonostante all'inizio della storia litighino spesso Ai e Hachimaki scoprono di amarsi e decidono, infine, di sposarsi.

Lo sfondo narrativo nel quale si muovono i personaggi permette all'autore di sviluppare vari temi relativi alla conquista dello spazio, con riferimenti a problemi concreti e ancora attuali che hanno accompagnato il progresso scientifico dell'uomo nell'ultimo secolo. Planetes si colloca, così, per la profonda disanima di fenomeni attuali, tra le opere di maggiore interesse del genere fantascientifico. Vengono descritte, ad esempio, malattie come l'avvelenamento da radiazioni, il cancro o l'osteoporosi che affliggono alcuni astronauti. Hachimaki, in particolare, è colpito da un disturbo psicologico che si manifesta con l'apparizione, in sogno, del suo doppio che desidera conquistare lo spazio, desiderio che entra in contrasto con la volontà di trascorrere una vita serena, senza i rischi che un'ambizione del genere comporta. 

La dimensione spaziale in cui viaggiano i netturbini di Planetes, tratteggiata da Yukimura con grande sensibilità può rappresentare la dimensione interiore: in viaggio in uno spazio infinito, i simpatici e virtuosi netturbini affrontano soprattutto se stessi e la loro solitudine. Oltre a questi interessanti risvolti psicologici, il lettore può apprezzare anche il contesto sociale e politico del manga: l'umanità, desiderosa di nuove conquiste scientifiche, si oppone ad organizzazioni terroristiche che tentano di ostacolare il progresso e, molto spesso, la vita dei netturbini dello spazio.

Dopo aver riscosso un ampio consenso tra i lettori, Planetes è stato da poco ristampato in tre volumi in un formato più grande rispetto alla prima edizione ormai esaurita. Arricchito da alcune tavole a colori, potrà diventare oggetto di collezione anche di chi l'ha già letto e amato. Chi ancora non l'ha fatto, potrà finalmente apprezzarlo.



Roberto Troncone



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