martedì 27 agosto 2013

"Borgo propizio" di Loredana Limone

Borgo propizio è il primo romanzo di Loredana Limone, edito dalla prestigiosa casa editrice Guanda. Prima di dare vita al mondo di Borgo propizio la scrittrice napoletana di adozione milanese ha pubblicato dieci libri di gastronomia e fiabe.
Ha ideato e conduce il laboratorio di scrittura creativa gastronomica Sapori Letterari, di cui ha curato, partecipandovi, l’antologia omonima, prefazione di Allan Bay.

Borgo Propizio è una favola per adulti perché anche gli adulti a volte hanno bisogno di sognare e di credere nella seconda opportunità.
Il romanzo è ambientato in un paesino medievale dominato da una piccola rocca detta Castelluccio, ormai decaduto a causa di una giunta comunale sonnolenta. Lì, nella piazza del Municipio, stanno ristrutturando un negozio dove si dice aleggi un fantasma che non trova pace.

Di questa leggenda Belinda, la proprietaria di quella che diventerà una latteria, non se ne cura. Anzi non vede l’ora di trasferirsi al borgo per scappare da un’azienda cui non sente di appartenere e da una delusione amorosa, nonostante il parere contrario di Cesare, suo padre, che da quando la moglie Claudia l’ha lasciato è diventato un rudere.
A eseguire i lavori nella latteria è Ruggero, un operaio che sarebbe capace di costruire cattedrali e grattacieli se solo qualcuno glieli commissionasse. Questi ha un debito di riconoscenza verso Cesare, che fa l’avvocato, perché lo ha salvato dalla galera dopo che un malavitoso era stato ucciso nella sua auto.
Quasi alla fine del lavoro, Ruggero deve interrompersi perché gli è sparita una scatola contenente delle mucchette, ovvero le greche della rifinitura che riportano un disegno fatto da Belinda quand’era piccola, che Claudia ha conservato gelosamente e a cui la ragazza tiene moltissimo.
Cercando di recuperare le piastrelle scomparse, Ruggero incontra la donna della sua vita, Maria Viola, detta Mariolina, che è nata a Borgo Propizio e lì teme di invecchiare insieme con la sorella Maria Dalia, detta Marietta, anch’essa zitella. Il solo vedere Mariolina nell’auto di un uomo ingenera una catena di pettegolezzi: dalla signora Elvira, alla strabica Gemma, all’infelice Dora non si parla d’altro.
Ruggero, facendo i lavori nel negozio ha trovato un anello antico e prezioso che regala a Mariolina, di cui è stato il primo uomo. Ma è un anello che nasconde una storia di amore e sangue.

Intanto Claudia è andata in vacanza da sola; temendo che si sia innamorata del magnetico Romeo, il capo del villaggio turistico, Cesare e Belinda stringono un patto perché torni a casa. Ad aiutarli ci pensa zia Letizia che, sebbene non abbia mai visto di buon occhio Cesare, vuole molto bene alle due nipoti. Finge di essere caduta e, con una falsa ingessatura, si fa trovare a casa di Cesare dove Claudia l’assisterà. Zia Letizia è un tipo sui generis, controlla sempre l’oroscopo e ha diversi idoli, tra cui un cantante che ha soprannominato Gran Musicante: G.M. Ecco perché suggerisce a Belinda di chiamare la latteria “Fatti mandare dalla mamma”, con l’intenzione d’invitare il G.M. all’inaugurazione in qualità di ospite d’onore.

Ruggero, dopo litigi e colpi di scena, chiede a Mariolina di sposarlo. A fargli da testimone sarà Cesare: anch’egli ha ritrovato l’amore di sua moglie, ma la loro non è una minestra riscaldata, era ancora tiepida, ancora gustosa.
Al matrimonio di Ruggero e Mariolina arriva un misterioso pachiderma floreale e, a sorpresa, da una delle scatole regalo, escono le famose piastrelle smarrite: ultimo pensiero del fantasma del Castelluccio che sparisce dopo il ritrovamento di ciò che per anni lo ha tenuto ancorato al borgo.
Intanto Letizia scrive bozze di inviti per il cantante che non la soddisfano, Belinda è indaffaratissima con i preparativi e Ornella, tornata al borgo dopo la separazione da un uomo violento, si dedica alle pubbliche relazioni. Il giorno dell’inaugurazione Belinda viene svegliata all’alba da un’eccitata zia Letizia che ha ricevuto un telegramma del G.M. È pacifico che, dopo una missiva del genere, la giornata non può che essere un gran successo.
È un nuovo inizio per tutto il borgo che, con la nuova giunta, pian piano risorge.
Mentre la vita continua a raccontare la storia di ognuno: Belinda, Marietta, Mariolina, Ruggero, Cesare e Claudia, Ornella, Letizia.
E il Gran Musicante? Be’, ma questa è un’altra storia.

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