In A un passo da te i due protagonisti, Cristian e Valentina, alter ego dei due autori, si alternano con caratteri tipografici diversi, espediente che aiuta il lettore ad entrare meglio nei pensieri dei due giovani, attraverso un mosaico di incroci e sottotrame costruito da Marcello e Jessica.
Lo stridere delle ruote sull’asfalto scivoloso.
La pioggia che cade incessantemente.
Buio.
Silenzio.
L’inizio e la fine si confondono nella stessa notte.
È trascorso un anno da allora e gli echi del passato continuano a risuonare imperterriti. Gli esami di maturità sono appena terminati per Cristian e Valentina.
Due storie parallele, le loro vite, unite da un assurdo e beffardo destino, i cui fili si sfiorano costantemente senza toccarsi mai davvero. Si accarezzano, si cercano, si perdono, ma non s’incontrano. Non ancora, è troppo presto…e loro potrebbero non essere pronti. Lui gioca con le proprie illusioni per non cadere nel pozzo senza fondo della realtà. La traveste da fantasia per avere la meglio e non farsi schiacciare.
Lei, invece, è una sognatrice con i piedi per terra ma in perenne bilico. Finge di avere una forza che non ha per non soffocare nella solitudine. Quella solitudine imposta dal mondo per chi non ha abbastanza coraggio di farsi strada da sé.
Li aspetta un lungo viaggio attraverso i confini della ragione e, solo una volta vinta l’estenuante battaglia contro il nemico più terrificante che esista, la mente umana, potranno finalmente respirare aria pura e godere di un brivido di felicità.
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